domenica 3 agosto 2025

Centro ricerche Valassinesi 2024 e 25!

 


riceviamo e volentieri pubblichiamo da Crv e acr
grazie a Lia e Giovanna Poetessa
dell'amore... de Acraccademia Il Milanese 

Punto e a capo: occasioni mancate, scelte giuste e modelli da ripensare
 
IL PUNTO: COS'È SUCCESSO NELLA SETTIMANA PASSATA

 

Ciao Giovanna,
spero tu stia bene. Nel weekend si è raggiunto un accordo sui dazi tra der Leyen e Trump. La trattativa si è conclusa come ci si immaginava: accordo per una tariffa base nei confronti dell'Ue al 15%, ne ho parlato con Sandro Tommasi, nel suo podcast GamePlay, che puoi recuperare qui. Purtroppo non è stata una buona prova di negoziazione per l'Unione Europea, ci siamo piegati troppo a Trump, anzichè rispondere colpo su colpo, come ha fatto invece la Cina, che è stato l'unico paese in grado di negoziare qualcosa a proprio vantaggio.

In aggiunta alla "tariffa base", Trump ha anche annunciato i termini dell'accordo: acquisti da parte dell'Europa per un valore di 750 miliardi di dollari in energia dagli USA, 600 miliardi di dollari in investimenti negli Stati Uniti, oltre che una cifra da definire in equipaggiamento militare. Ti consiglio questo pezzo di Simone Martuscelli sul Domani per leggere i dettagli dell'accordo, anche per quanto riguarda l'alluminio , l'automotive e anche un'analisi politico-comunicativa dell'incontro tra von der Leyen e Trump. 

[La stretta di mano tra la presidente della Commissione europea e il presidente degli Stati Uniti]

Se la gestione della negoziazione per i dazi è stata un esempio di cosa non deve fare il nostro Paese (appiattirsi su Trump), dalla Francia invece ne arriva uno positivo, ovvero l'annuncio del presidente francese Emmanuel Macron di riconsocere lo stato della Palestina a settembre, in occasione della sessione annuale dell'assemblea generale delle Nazioni Unite a New York.  La decisione è stata notificata con una lettera ufficiale al presidente dell'Autorità nazionale palestinese, Mahmoud Abbas, in cui Macron ribadisce l'urgenza di un cessate il fuoco a Gaza, la rinuncia alla violenza dei gruppi terroristici e l'imperativo di costruire uno Stato palestinese "smiliterizzato e che riconosca pienamente Israele, affinché possa contribuire alla sicurezza di tutti in Medio Oriente". Sono oltre 140 i i paesi che hanno già accordato il riconoscimento, ma la Francia sarà la prima nazione del G7 a compiere questo passo.

Le reazioni israeliane si sono fatte sentire da subito, con il primo ministro Netanyahu che ha definito la scelta francese come un "regalo ai terroristi". In Palestina e Israele ci sono due storie che convivono, che sono due ragioni. Noi, come europei abbiamo la responsabilità di integrare le due storie. Per questo credo che riconoscere la Palestina sia fondamentale e che la decisione di Macron sia da celebrare.

[Presidente francese Emmanuel Macron]

La scorsa settimana abbiamo parlato di Milano; la discussione non si è esaurita, anzi il dibattito è molto alto e molto vivace. Sto continuando a leggere e a confrontarmi con tante opinioni diverse. Condivido con te quelle che mi sono sembrate delle idee interessanti e gli articoli che più mi hanno fatta riflettere. Non tutti hanno lo stesso punto di vista o dicono cose simili, ma credo che questo sia proprio il momento in cui ascoltarsi è importante. Su Rivista Studio, Federica Verona scrive un bel pezzo in cui riflette su cosa sta diventando Milano e cosa potrebbe diventare. Un altro articolo interessante è di Paolo Manfredi su Gli Stati Generali, con una prospettiva diversa su tutta la questione, a partire dal concetto di "modello Milano". Infine questo pezzo di Carlo Ratti sul Sole.

 
A CAPO: COSA TENERE D'OCCHIO PER LA SETTIMANA

Questa settimana sono in missione in Etiopia e Mozambico con la Commissione Esteri. Siamo qui per approfondire, insieme ai partner locali e alle istituzioni internazionali, come rafforzare la cooperazione allo sviluppo e costruire partnership solide e paritarie. L’obiettivo è capire, direttamente sul campo, come rendere il Piano Mattei uno strumento utile e concreto per rispondere ai bisogni delle comunità africane. In aula però si discuterà del DL Università, della mozione sulle spese militari e domani il Parlamento si riunirà in seduta comune per l'elezione di un componente del Consiglio Superiore della Magistratura.

 
A lunedì prossimo,

 

Lia

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b. weekend 😘

Ciaooooo da acraccademia.it 

 

Appalti di materiali di difesa

Nel 2023 oltre l'80% degli investimenti nel settore della difesa, circa 61 miliardi di euro, è stato destinato agli appalti di nuovi prodotti per la difesa.

La tendenza al rialzo si è confermata nel 2024, quando la spesa per gli appalti di materiali di difesa ha superato i 90 miliardi di euro, pari all'88,2% degli investimenti nel settore della difesa, segnando un aumento di oltre il 50% su base annua.

Ricerca e sviluppo

La spesa totale per la ricerca e lo sviluppo nel settore della difesa, comprendente tutti i pagamenti fino al punto in cui inizia la spesa per la produzione dei prodotti, ha raggiunto 11 miliardi di euro nel 2023 (il 6% in più rispetto al 2022) e 13 miliardi di euro nel 2024.

Cosa fa l'UE per aumentare la spesa per la difesa?

Sebbene la sicurezza e la difesa rimangano di competenza nazionale, l'UE integra e amplifica gli sforzi individuali degli Stati membri sia sostenendo l'aumento della spesa nazionale per la difesa sia utilizzando le risorse del bilancio dell'UE.

Una cooperazione rafforzata tra gli Stati membri in materia di investimenti nel settore della difesa è fondamentale. Così facendo si ha infatti la possibilità di risparmiare sui costi e aiutare gli Stati membri a spendere i fondi disponibili in maniera più efficiente.

Le iniziative dell'UE in materia di difesa offrono una piattaforma di collaborazione rafforzata con ulteriori incentivi finanziari, che possono migliorare in modo significativo l'efficienza degli investimenti complessivi nel settore della difesa e fornire agli Stati membri capacità più interoperabili e meno frammentate nel lungo periodo.

Sostegno alla spesa degli Stati membri per la difesa

L'UE ha attuato diverse iniziative per aiutare gli Stati membri ad aumentare ancora di più la spesa per la difesa.

Tra l'altro, fornisce assistenza finanziaria temporanea di emergenza attraverso un meccanismo di prestito per un importo massimo di 150 miliardi di euro (strumento di azione per la sicurezza dell'Europa o SAFE) e offre agli Stati membri maggiore flessibilità di bilancio nel chiedere l'attivazione della clausola di salvaguardia nazionale.

Gli Stati membri dell'UE cooperano inoltre in materia di sicurezza e difesa attraverso lo strumento europeo per la pace, che mira a consolidare la capacità dell'UE di prevenire i conflitti, costruire e preservare la pace nonché rafforzare la sicurezza e la stabilità internazionali. Attualmente, lo strumento ha un massimale finanziario di 17 miliardi di euro.

INVITO

CIAOOO X POTER ...offrire un po' di dolcezza agli altri: con questo augurio sono felice di invitarti alla S.Messa di Natale che si svolgerà nella Chiesa dell'IPM C. Beccaria in via dei Calchi Taeggi 20 a Milano.
La celebrazione inizierà alle ore 22.30 del 24 dicembre.
Ti aspetto!
Grazie,
don Gino

a cura di acracademia.it