lunedì 7 luglio 2025

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Punto ea capo: dare valore al lavoro

 

IL PUNTO: COS'È SUCCESSO NELLA SETTIMANA PASSATA

Ciao Sergio,
spero che tu abbia passato un buon fine settimana. Questa settimana vorrei parlare di lavoro. Quasi un mese fa ci sono stati i referendum, che - nonostante io non creda che lo strumento sia stato quello corretto - ci hanno portato a parlare di lavoro nuovamente. I referendum sono falliti, ma il problema della qualità del lavoro e dei salari rimane. Oggi, in Italia ci troviamo davanti a una contraddizione evidente: da un lato, i giovani investono tempo e risorse nella propria formazione, dall'altro, questo impegno resta troppo spesso invisibile agli occhi del mercato del lavoro. Le imprese faticano a riconoscere e valorizzare le competenze acquisite, mentre i salari restano tra i più stagnanti in Europa e il mismatch tra domanda e offerta di lavoro cresce.

A tutto questo, si aggiungono anche i dazi di Trump . L'Europa ha due giorni per chiudere un accordo con Trump, per evitare dazi fino al 50% sulle importazioni negli Stati Uniti. Ti segnala l' intervista della segretaria Elly Schlein di oggi al Corriere, in cui sottolinea bene come servire ogni sforzo per sventare una guerra commerciale e come Meloni sia incapace di guidare gli interessi italiani, per paura di scontentare i suoi alleati. I dazi di Trump colpirebbero pesantemente il nostro Paese, non solo la competitività italiana, ma anche la tenuta economica di interi settori strategici del Made in Italy.

A questa situazione serve reagire con una nuova politica economica: una visione che tiene insieme innovazione, produttività, contrattazione salariale e partecipazione dei lavoratori alle imprese.

[Il presidente Donald Trump che annuncia i dazi ]

Per questo abbiamo organizzato l'iniziativa del 10 luglio con il Circolo Matteotti , un'occasione per rimettere al centro del dibattito pubblico il tema del lavoro. Lo facciamo in un momento in cui l'economia globale ci impone nuove sfide – come quella dei dazi USA – che rischiano di colpire duramente la nostra produzione e il nostro export. Ma non possiamo limitarci a difendere: dobbiamo costruire.

La qualità del lavoro, i salari stagnanti, il bisogno di innovazione e partecipazione sono nodi che non si sciolgono da soli. Vogliamo proporre una nuova politica economica capace di affrontare queste sfide con coraggio e visione.

Vogliamo parlare di innovazione e produttività come leve fondamentali per rilanciare la competitività del nostro sistema industriale; affrontare il nodo della contrattazione salariale e del rafforzamento della rappresentanza sindacale , come strumenti indispensabili per dare risposte concrete al problema dei bassi salari ; mettere al centro la partecipazione dei lavoratori alle scelte aziendali , non solo come principio democratico ma anche come fattore di crescita e stabilità.

Allo stesso tempo, vogliamo rafforzare gli strumenti della formazione e delle politiche attive del lavoro, per accompagnare le transizioni occupazionali e valorizzare le competenze delle nuove generazioni. È urgente ripensare la contrattazione di secondo livello, soprattutto nelle grandi aree urbane dove il costo della vita è più alto, e aprire una riflessione seria su una politica fiscale più equa e redistributiva, che sa contrastare la polarizzazione della ricchezza. Infine, vogliamo promuovere un ambiente favorevole alla nascita e alla crescita delle imprese innovative e delle start-up, legando sviluppo economico e sostenibilità.

Riuniremo in questa giornata rappresentanti dei tre sindacati, di Confindustria Lombardia e di diverse forze politiche, perché crediamo che il lavoro debba tornare ad essere il punto di incontro e non di divisione . Il futuro si costruisce insieme.

 

A CAPO: COSA TENERE D'OCCHIO PER LA SETTIMANA

  • Questa settimana in Aula discuteremo del ddl per il riconoscimento e la promozione delle zone montane, le mozioni sulla salvaguardia del sistema produttivo nazionale rispetto ai dazi USA , una proposta di legge sull' acquisizione di dati telefonici e telematici per la tutela della vita , e l'istituzione della Giornata nazionale delle persone scomparse. In agenda anche la ratifica della Convenzione per l'Organizzazione internazionale degli ausili alla navigazione marittima e la relazione sull'insindacabilità per Meloni, Donzelli e Delmastro . Mercoledì dalle 11.30 si discuterà il decreto-legge infrastrutture.
  • Giovedì 10 lugli o alle ore 17.30 da Slow Mill a Milano ci sarà l'incontro del Circolo Matteotti di cui ho parlato poco fa. L'evento si chiama "DARE - Valore al lavoro" e per partecipare è gradita la prenotazione, ti puoi registrare qui . Spero di vederti.
  • Questa settimana a Roma si tiene la Conferenza sulla ricostruzione dell'Ucraina , URC 2025, il 10 e 11 luglio, evento cruciale che dice oltre 90 Paesi, decine di delegazioni internazionali, organizzazioni e migliaia di aziende (di cui circa 500 italiane) per la fase post-bellica dell'Ucraina. Sarà un momento importante e anche a Montecitorio ci saranno tanti incontri a cui parteciperò, ne parleremo.
 

A lunedì prossimo,

Lia

PS Se questa newsletter ti è piaciuta, vuoi consigliare a qualcuno di iscriversi, o hai cambiato indirizzo email e hai bisogno di reiscriverti, ti lascio questo modulo per iscriversi.
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Punto e a capo: dare valore al lavoro

 

IL PUNTO: COS'È SUCCESSO NELLA SETTIMANA PASSATA

Ciao,

spero che tu abbia passato un buon fine settimana. Questa settimana vorrei parlare di lavoro. Quasi un mese fa ci sono stati i referendum, che - nonostante io non creda che lo strumento sia stato quello corretto - ci hanno portato a parlare di lavoro nuovamente. I referendum sono falliti, ma il problema della qualità del lavoro e dei salari rimane. Oggi, in Italia ci troviamo davanti a una contraddizione evidente: da un lato, i giovani investono tempo e risorse nella propria formazione, dall'altro, questo impegno resta troppo spesso invisibile agli occhi del mercato del lavoro. Le imprese faticano a riconoscere e valorizzare le competenze acquisite, mentre i salari restano tra i più stagnanti in Europa e il mismatch tra domanda e offerta di lavoro cresce.

A tutto questo, si aggiungono anche i dazi di Trump . L'Europa ha due giorni per chiudere un accordo con Trump, per evitare dazi fino al 50% sulle importazioni negli Stati Uniti. Ti segnala l' intervista della segretaria Elly Schlein di oggi al Corriere, in cui sottolinea bene come servire ogni sforzo per sventare una guerra commerciale e come Meloni sia incapace di guidare gli interessi italiani, per paura di scontentare i suoi alleati. I dazi di Trump colpirebbero pesantemente il nostro Paese, non solo la competitività italiana, ma anche la tenuta economica di interi settori strategici del Made in Italy.

A questa situazione serve reagire con una nuova politica economica: una visione che tiene insieme innovazione, produttività, contrattazione salariale e partecipazione dei lavoratori alle imprese.

[Il presidente Donald Trump che annuncia i dazi ]

Per questo abbiamo organizzato l'iniziativa del 10 luglio con il Circolo Matteotti , un'occasione per rimettere al centro del dibattito pubblico il tema del lavoro. Lo facciamo in un momento in cui l'economia globale ci impone nuove sfide – come quella dei dazi USA – che rischiano di colpire duramente la nostra produzione e il nostro export. Ma non possiamo limitarci a difendere: dobbiamo costruire.

La qualità del lavoro, i salari stagnanti, il bisogno di innovazione e partecipazione sono nodi che non si sciolgono da soli. Vogliamo proporre una nuova politica economica capace di affrontare queste sfide con coraggio e visione.

Vogliamo parlare di innovazione e produttività come leve fondamentali per rilanciare la competitività del nostro sistema industriale; affrontare il nodo della contrattazione salariale e del rafforzamento della rappresentanza sindacale , come strumenti indispensabili per dare risposte concrete al problema dei bassi salari ; mettere al centro la partecipazione dei lavoratori alle scelte aziendali , non solo come principio democratico ma anche come fattore di crescita e stabilità.

Allo stesso tempo, vogliamo rafforzare gli strumenti della formazione e delle politiche attive del lavoro, per accompagnare le transizioni occupazionali e valorizzare le competenze delle nuove generazioni. È urgente ripensare la contrattazione di secondo livello, soprattutto nelle grandi aree urbane dove il costo della vita è più alto, e aprire una riflessione seria su una politica fiscale più equa e redistributiva, che sa contrastare la polarizzazione della ricchezza. Infine, vogliamo promuovere un ambiente favorevole alla nascita e alla crescita delle imprese innovative e delle start-up, legando sviluppo economico e sostenibilità.

Riuniremo in questa giornata rappresentanti dei tre sindacati, di Confindustria Lombardia e di diverse forze politiche, perché crediamo che il lavoro debba tornare ad essere il punto di incontro e non di divisione . Il futuro si costruisce insieme.

 

A CAPO: COSA TENERE D'OCCHIO PER LA SETTIMANA

  • Questa settimana in Aula discuteremo del ddl per il riconoscimento e la promozione delle zone montane, le mozioni sulla salvaguardia del sistema produttivo nazionale rispetto ai dazi USA , una proposta di legge sull' acquisizione di dati telefonici e telematici per la tutela della vita , e l'istituzione della Giornata nazionale delle persone scomparse. In agenda anche la ratifica della Convenzione per l'Organizzazione internazionale degli ausili alla navigazione marittima e la relazione sull'insindacabilità per Meloni, Donzelli e Delmastro . Mercoledì dalle 11.30 si discuterà il decreto-legge infrastrutture.
  • Giovedì 10 lugli o alle ore 17.30 da Slow Mill a Milano ci sarà l'incontro del Circolo Matteotti di cui ho parlato poco fa. L'evento si chiama "DARE - Valore al lavoro" e per partecipare è gradita la prenotazione, ti puoi registrare qui . Spero di vederti.
  • Questa settimana a Roma si tiene la Conferenza sulla ricostruzione dell'Ucraina , URC 2025, il 10 e 11 luglio, evento cruciale che dice oltre 90 Paesi, decine di delegazioni internazionali, organizzazioni e migliaia di aziende (di cui circa 500 italiane) per la fase post-bellica dell'Ucraina. Sarà un momento importante e anche a Montecitorio ci saranno tanti incontri a cui parteciperò, ne parleremo.
 

A lunedì prossimo,

Lia

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sabato 21 giugno 2025

Il milanese e acr Roma di giugno... a cura di acraccademia.it

 





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Punto ea capo: rimettere la politica davanti alla forza

 

IL PUNTO: COS'È SUCCESSO NELLA SETTIMANA PASSATA

Ciao,
spero tu stia bene, nonostante l'arrivo del caldo.

In questi giorni si concentreranno eventi decisivi sul piano internazionale: il prossimo Consiglio Europeo sarà giovedì 26 e venerdì 27 giugno a Bruxelles e il prossimo summit NATO si terrà all'Aia dal 24 al 25 giugno

L'Italia deve partecipare a questi appuntamenti non da spettatrice, ma da protagonista consapevole. Nel momento in cui a livello internazionale sembra prevalere la logica del più forte, rafforzare le organizzazioni di cui facciamo parte non è una questione di orgoglio nazionale, ma di interesse strategico dell'Italia.

In Medio Oriente la situazione è esplosa in modo grave: Israele e Stati Uniti hanno lanciato attacchi su più siti nucleari e militari in Iran — compresi Fordow, Natanz e Isfahan — mirati a ostacolare le capacità di arricchimento dell'uranio e la produzione missilistica . In risposta, l'Iran ha lanciato missili e droni su Israele , provocando danni, feriti e tensioni crescenti, inclusa una minaccia di blocco dello Stretto di Hormuz.

Dopo gli attacchi americani, l'Iran ha davanti a sè tre possibili strade. La prima, la più diretta, è quella del contratto . Questa scelta comporterebbe però gravi rischi per la stabilità della regione, perché prevede un'estensione geografica, con attacchi alle basi americane nella regione (in Iraq in primis) e potrebbe scatenare una nuova onda di violenza.

La seconda opzione è una risposta simbolica , calibrata per evitare vittime e dunque una reazione violenta da parte degli Stati Uniti. Questo approccio permetterebbe di evitare l'isolamento internazionale e di contenere il conflitto. In passato è già stata utilizzata come risposta, quando durante la prima amministrazione Trump, fu ucciso il generale Soleimani.

La terza opzione è quella di concentrare la risposta solo su Israele , evitando target americani. Una strategia di guerra a bassa intensità, che punti a indebolire la sicurezza interna israeliana e cercando di logorare il consenso intorno a Netanyhau.

[Missili israeliani che intercettano i missili iraniani - giugno 2025 ]

Davanti a tutto questo, una domanda inquietante si impone: l'obiettivo di evitare che l'Iran si doti della bomba atomica è davvero raggiungibile attraverso azioni unilaterali come quelle messe in atto da Israele e dagli Stati Uniti, senza alleanze, senza trasparenza, senza consultazione?

Mettere di fronte al fatto compiuto la comunità internazionale, persino i propri alleati, significa legittimare un mondo in cui la forza militare sostituisce la politica, e chi ha i mezzi e la volontà di usarli detta le regole. È una deriva pericolosa, che rischia di spezzare ogni possibilità di mediazione e aprire la strada a un'escalation fuori controllo. Sembra proprio che l'approccio attuale sia una logica di "pace attraverso la forza" , una pace che non nasce dal confronto tra interessi convergenti, ma dall'imposizione di gerarchie di potere chiare e rigidamente unilaterali.

L'Europa, in questo scenario, ha tutto da perdere. Per questo spero che il premier, che verrà oggi alla Camera per le consuete comunicazioni in vista del vertice europeo, saprà articolare una visione di come l'Italia possa contribuire a rafforzare il ruolo dell'Ue nella politica estera e di difesa. E spero anche che la partecipazione dell'Italia al vertice NATO sia improntata a favorire una idea di difesa comune, evitando di andare al traino di esigenze o diktat di altri paesi. Ma magari su questo punto tornerò nella prossima newsletter quando sarà più chiaro quanto verrà deciso all'Aja.

 

A CAPO: COSA TENERE D'OCCHIO PER LA SETTIMANA

  • Questa settimana in Aula discuteremo di il ddl sull'intelligenza artificiale, la proposta di riforma del Servizio sanitario nazionale e una mozione sui dazi USA. Alle 15.00, le Comunicazioni di Giorgia Meloni in vista del Consiglio europeo del 26–27 giugno.
  • Mercoledì 25 giugno alla Camera alle 17.30 ci sarà la presentazione del Peace Global Index 2025 , un'analisi dettagliata delle tendenze globali per quanto riguarda pace e conflitti. Insieme a me ci saranno Giulia Ferrare, di Agency for Peacebuilding; Serge Stroobants, Direttore per Europa e MENA dell'Institute for Economics and Peace e Federica Onori, deputata di Azione.
 

A lunedì prossimo,

Lia