domenica 3 agosto 2025

Centro ricerche Valassinesi 2024 e 25!

 


riceviamo e volentieri pubblichiamo da Crv e acr
grazie a Lia e Giovanna Poetessa
dell'amore... de Acraccademia Il Milanese 

Punto e a capo: occasioni mancate, scelte giuste e modelli da ripensare
 
IL PUNTO: COS'È SUCCESSO NELLA SETTIMANA PASSATA

 

Ciao Giovanna,
spero tu stia bene. Nel weekend si è raggiunto un accordo sui dazi tra der Leyen e Trump. La trattativa si è conclusa come ci si immaginava: accordo per una tariffa base nei confronti dell'Ue al 15%, ne ho parlato con Sandro Tommasi, nel suo podcast GamePlay, che puoi recuperare qui. Purtroppo non è stata una buona prova di negoziazione per l'Unione Europea, ci siamo piegati troppo a Trump, anzichè rispondere colpo su colpo, come ha fatto invece la Cina, che è stato l'unico paese in grado di negoziare qualcosa a proprio vantaggio.

In aggiunta alla "tariffa base", Trump ha anche annunciato i termini dell'accordo: acquisti da parte dell'Europa per un valore di 750 miliardi di dollari in energia dagli USA, 600 miliardi di dollari in investimenti negli Stati Uniti, oltre che una cifra da definire in equipaggiamento militare. Ti consiglio questo pezzo di Simone Martuscelli sul Domani per leggere i dettagli dell'accordo, anche per quanto riguarda l'alluminio , l'automotive e anche un'analisi politico-comunicativa dell'incontro tra von der Leyen e Trump. 

[La stretta di mano tra la presidente della Commissione europea e il presidente degli Stati Uniti]

Se la gestione della negoziazione per i dazi è stata un esempio di cosa non deve fare il nostro Paese (appiattirsi su Trump), dalla Francia invece ne arriva uno positivo, ovvero l'annuncio del presidente francese Emmanuel Macron di riconsocere lo stato della Palestina a settembre, in occasione della sessione annuale dell'assemblea generale delle Nazioni Unite a New York.  La decisione è stata notificata con una lettera ufficiale al presidente dell'Autorità nazionale palestinese, Mahmoud Abbas, in cui Macron ribadisce l'urgenza di un cessate il fuoco a Gaza, la rinuncia alla violenza dei gruppi terroristici e l'imperativo di costruire uno Stato palestinese "smiliterizzato e che riconosca pienamente Israele, affinché possa contribuire alla sicurezza di tutti in Medio Oriente". Sono oltre 140 i i paesi che hanno già accordato il riconoscimento, ma la Francia sarà la prima nazione del G7 a compiere questo passo.

Le reazioni israeliane si sono fatte sentire da subito, con il primo ministro Netanyahu che ha definito la scelta francese come un "regalo ai terroristi". In Palestina e Israele ci sono due storie che convivono, che sono due ragioni. Noi, come europei abbiamo la responsabilità di integrare le due storie. Per questo credo che riconoscere la Palestina sia fondamentale e che la decisione di Macron sia da celebrare.

[Presidente francese Emmanuel Macron]

La scorsa settimana abbiamo parlato di Milano; la discussione non si è esaurita, anzi il dibattito è molto alto e molto vivace. Sto continuando a leggere e a confrontarmi con tante opinioni diverse. Condivido con te quelle che mi sono sembrate delle idee interessanti e gli articoli che più mi hanno fatta riflettere. Non tutti hanno lo stesso punto di vista o dicono cose simili, ma credo che questo sia proprio il momento in cui ascoltarsi è importante. Su Rivista Studio, Federica Verona scrive un bel pezzo in cui riflette su cosa sta diventando Milano e cosa potrebbe diventare. Un altro articolo interessante è di Paolo Manfredi su Gli Stati Generali, con una prospettiva diversa su tutta la questione, a partire dal concetto di "modello Milano". Infine questo pezzo di Carlo Ratti sul Sole.

 
A CAPO: COSA TENERE D'OCCHIO PER LA SETTIMANA

Questa settimana sono in missione in Etiopia e Mozambico con la Commissione Esteri. Siamo qui per approfondire, insieme ai partner locali e alle istituzioni internazionali, come rafforzare la cooperazione allo sviluppo e costruire partnership solide e paritarie. L’obiettivo è capire, direttamente sul campo, come rendere il Piano Mattei uno strumento utile e concreto per rispondere ai bisogni delle comunità africane. In aula però si discuterà del DL Università, della mozione sulle spese militari e domani il Parlamento si riunirà in seduta comune per l'elezione di un componente del Consiglio Superiore della Magistratura.

 
A lunedì prossimo,

 

Lia

P.S. Se questa newsletter ti è piaciuta, vuoi consigliare a qualcuno di iscriversi, o hai cambiato indirizzo email e hai bisogno di re-iscriverti, ti lascio questo form per iscriversi.
P.P.S. Mi piacerebbe conoscerti un po' meglio. Puoi aiutarmi compilando questo breve questionario o schiacciando il bottone qui sotto.

CONOSCIAMOCI MEGLIO
inviata tramite ActionNetwork.org. Per aggiornare il tuo indirizzo mail, cambiare nome o indirizzo o smettere di ricevere le mail da Lia Quartapelle, per favore Clicca qui.
b. weekend 😘

Ciaooooo da acraccademia.it 

 

Appalti di materiali di difesa

Nel 2023 oltre l'80% degli investimenti nel settore della difesa, circa 61 miliardi di euro, è stato destinato agli appalti di nuovi prodotti per la difesa.

La tendenza al rialzo si è confermata nel 2024, quando la spesa per gli appalti di materiali di difesa ha superato i 90 miliardi di euro, pari all'88,2% degli investimenti nel settore della difesa, segnando un aumento di oltre il 50% su base annua.

Ricerca e sviluppo

La spesa totale per la ricerca e lo sviluppo nel settore della difesa, comprendente tutti i pagamenti fino al punto in cui inizia la spesa per la produzione dei prodotti, ha raggiunto 11 miliardi di euro nel 2023 (il 6% in più rispetto al 2022) e 13 miliardi di euro nel 2024.

Cosa fa l'UE per aumentare la spesa per la difesa?

Sebbene la sicurezza e la difesa rimangano di competenza nazionale, l'UE integra e amplifica gli sforzi individuali degli Stati membri sia sostenendo l'aumento della spesa nazionale per la difesa sia utilizzando le risorse del bilancio dell'UE.

Una cooperazione rafforzata tra gli Stati membri in materia di investimenti nel settore della difesa è fondamentale. Così facendo si ha infatti la possibilità di risparmiare sui costi e aiutare gli Stati membri a spendere i fondi disponibili in maniera più efficiente.

Le iniziative dell'UE in materia di difesa offrono una piattaforma di collaborazione rafforzata con ulteriori incentivi finanziari, che possono migliorare in modo significativo l'efficienza degli investimenti complessivi nel settore della difesa e fornire agli Stati membri capacità più interoperabili e meno frammentate nel lungo periodo.

Sostegno alla spesa degli Stati membri per la difesa

L'UE ha attuato diverse iniziative per aiutare gli Stati membri ad aumentare ancora di più la spesa per la difesa.

Tra l'altro, fornisce assistenza finanziaria temporanea di emergenza attraverso un meccanismo di prestito per un importo massimo di 150 miliardi di euro (strumento di azione per la sicurezza dell'Europa o SAFE) e offre agli Stati membri maggiore flessibilità di bilancio nel chiedere l'attivazione della clausola di salvaguardia nazionale.

Gli Stati membri dell'UE cooperano inoltre in materia di sicurezza e difesa attraverso lo strumento europeo per la pace, che mira a consolidare la capacità dell'UE di prevenire i conflitti, costruire e preservare la pace nonché rafforzare la sicurezza e la stabilità internazionali. Attualmente, lo strumento ha un massimale finanziario di 17 miliardi di euro.

INVITO

CIAOOO X POTER ...offrire un po' di dolcezza agli altri: con questo augurio sono felice di invitarti alla S.Messa di Natale che si svolgerà nella Chiesa dell'IPM C. Beccaria in via dei Calchi Taeggi 20 a Milano.
La celebrazione inizierà alle ore 22.30 del 24 dicembre.
Ti aspetto!
Grazie,
don Gino

a cura di acracademia.it

martedì 29 luglio 2025

Trump e L'OSCAR sui dazi al 15 % verso l'Europa a cura di clubturati.blogspot.com con acraccademia.it

 


riceviamo e volentieri pubblichiamo da Crv e acr
grazie a Lia e Giovanna Poetessa
dell'amore... de Acraccademia Il Milanese 

NEWSLETTER di Lia Quartapelle 

Punto e a capo: occasioni mancate, scelte giuste e modelli da ripensare
 
IL PUNTO: COS'È SUCCESSO NELLA SETTIMANA PASSATA
OSCAR 
 

Ciao Giovanna,
spero tu stia bene. Nel weekend si è raggiunto un accordo sui dazi tra der Leyen e Trump. La trattativa si è conclusa come ci si immaginava: accordo per una tariffa base nei confronti dell'Ue al 15%, ne ho parlato con Sandro Tommasi, nel suo podcast GamePlay, che puoi recuperare qui. Purtroppo non è stata una buona prova di negoziazione per l'Unione Europea, ci siamo piegati troppo a Trump, anzichè rispondere colpo su colpo, come ha fatto invece la Cina, che è stato l'unico paese in grado di negoziare qualcosa a proprio vantaggio.

In aggiunta alla "tariffa base", Trump ha anche annunciato i termini dell'accordo: acquisti da parte dell'Europa per un valore di 750 miliardi di dollari in energia dagli USA, 600 miliardi di dollari in investimenti negli Stati Uniti, oltre che una cifra da definire in equipaggiamento militare. Ti consiglio questo pezzo di Simone Martuscelli sul Domani per leggere i dettagli dell'accordo, anche per quanto riguarda l'alluminio , l'automotive e anche un'analisi politico-comunicativa dell'incontro tra von der Leyen e Trump. 

[La stretta di mano tra la presidente della Commissione europea e il presidente degli Stati Uniti]

Se la gestione della negoziazione per i dazi è stata un esempio di cosa non deve fare il nostro Paese (appiattirsi su Trump), dalla Francia invece ne arriva uno positivo, ovvero l'annuncio del presidente francese Emmanuel Macron di riconsocere lo stato della Palestina a settembre, in occasione della sessione annuale dell'assemblea generale delle Nazioni Unite a New York.  La decisione è stata notificata con una lettera ufficiale al presidente dell'Autorità nazionale palestinese, Mahmoud Abbas, in cui Macron ribadisce l'urgenza di un cessate il fuoco a Gaza, la rinuncia alla violenza dei gruppi terroristici e l'imperativo di costruire uno Stato palestinese "smiliterizzato e che riconosca pienamente Israele, affinché possa contribuire alla sicurezza di tutti in Medio Oriente". Sono oltre 140 i i paesi che hanno già accordato il riconoscimento, ma la Francia sarà la prima nazione del G7 a compiere questo passo.

Le reazioni israeliane si sono fatte sentire da subito, con il primo ministro Netanyahu che ha definito la scelta francese come un "regalo ai terroristi". In Palestina e Israele ci sono due storie che convivono, che sono due ragioni. Noi, come europei abbiamo la responsabilità di integrare le due storie. Per questo credo che riconoscere la Palestina sia fondamentale e che la decisione di Macron sia da celebrare.

[Presidente francese Emmanuel Macron]

La scorsa settimana abbiamo parlato di Milano; la discussione non si è esaurita, anzi il dibattito è molto alto e molto vivace. Sto continuando a leggere e a confrontarmi con tante opinioni diverse. Condivido con te quelle che mi sono sembrate delle idee interessanti e gli articoli che più mi hanno fatta riflettere. Non tutti hanno lo stesso punto di vista o dicono cose simili, ma credo che questo sia proprio il momento in cui ascoltarsi è importante. Su Rivista Studio, Federica Verona scrive un bel pezzo in cui riflette su cosa sta diventando Milano e cosa potrebbe diventare. Un altro articolo interessante è di Paolo Manfredi su Gli Stati Generali, con una prospettiva diversa su tutta la questione, a partire dal concetto di "modello Milano". Infine questo pezzo di Carlo Ratti sul Sole.

 
A CAPO: COSA TENERE D'OCCHIO PER LA SETTIMANA

Questa settimana sono in missione in Etiopia e Mozambico con la Commissione Esteri. Siamo qui per approfondire, insieme ai partner locali e alle istituzioni internazionali, come rafforzare la cooperazione allo sviluppo e costruire partnership solide e paritarie. L’obiettivo è capire, direttamente sul campo, come rendere il Piano Mattei uno strumento utile e concreto per rispondere ai bisogni delle comunità africane. In aula però si discuterà del DL Università, della mozione sulle spese militari e domani il Parlamento si riunirà in seduta comune per l'elezione di un componente del Consiglio Superiore della Magistratura.

 
A lunedì prossimo,

 

Lia

P.S. Se questa newsletter ti è piaciuta, vuoi consigliare a qualcuno di iscriversi, o hai cambiato indirizzo email e hai bisogno di re-iscriverti, ti lascio questo form per iscriversi.
P.P.S. Mi piacerebbe conoscerti un po' meglio. Puoi aiutarmi compilando questo breve questionario o schiacciando il bottone qui sotto.

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inviata tramite ActionNetwork.org. Per aggiornare il tuo indirizzo mail, cambiare nome o indirizzo o smettere di ricevere le mail da Lia Quartapelle, per favore Clicca qui.
 

Crv. S. e L. 

Appunti di Medicina 25: 

==============================


D. Ciaooo AI! Ma tu sai come come stabilizzare la Creatinina?

R.  AI: Ciao! Stabilizzare la creatinina dipende dalle cause sottostanti che l'hanno fatta aumentare. Ecco alcune strategie che potrebbero aiutare:


*Farmaci che possono aiutare*


- *Diuretici*: aumentano la produzione di urina, aiutando i reni a eliminare la creatinina. Ne esistono diversi tipi, come diuretici dell'ansa, tiazidici e risparmiatori di potassio.

- *Antippertensivi*: come gli ACE inibitori e i bloccanti del recettore dell'angiotensina II, possono ridurre la pressione sui reni e aiutare a controllare i livelli di creatinina.

- *Statine*: utilizzate per abbassare il colesterolo, possono anche ridurre i livelli di creatinina migliorando la funzionalità renale.


*Cambiamenti nello stile di vita*


- *Dieta equilibrata*: ridurre il consumo di proteine animali, soprattutto carne rossa, può aiutare a non sovraccaricare i reni.

- *Idratazione*: bere a sufficienza è fondamentale per mantenere i reni in buona salute e prevenire la disidratazione, che può far aumentare la creatinina.

- *Attività fisica regolare*: l'esercizio fisico può aiutare a mantenere la salute generale, ma è importante evitare sforzi eccessivi prima degli esami del sangue.


*Gestire le condizioni sottostanti*


- *Controllo del diabete*: mantenere sotto controllo il diabete può aiutare a prevenire danni renali.

- *Gestione dell'ipertensione*: controllare la pressione arteriosa può ridurre il rischio di danni renali.

- *Monitoraggio della funzionalità renale*: regolare monitoraggio dei livelli di creatinina e della funzionalità renale può aiutare a identificare eventuali problemi in anticipo.¹ ²

[29/07, 20:35] Sergio e Laura appunti 25: Grazieeeee mille

[29/07, 20:35] Meta AI: Prego mille! Spero che le informazioni sui farmaci per stabilizzare la creatinina siano state utili. Se hai altre domande o hai bisogno di ulteriore aiuto, non esitare a chiedere. Sto qui per aiutarti!


Se vuoi approfondire l'argomento, ci sono diversi farmaci che possono aiutare a ridurre i livelli di creatinina, come¹ ²:

- *Diuretici*: aumentano la produzione di urina, aiutando i reni a eliminare la creatinina. Esempi sono la furosemide e l'idroclorotiazide.

- *ACE-inibitori*: bloccano la produzione di angiotensina II, riducendo la pressione sanguigna e migliorando il flusso sanguigno ai reni. Esempi sono il ramipril e il lisinopril.

- *Antagonisti del recettore dell'angiotensina II (ARB)*: bloccano l'azione dell'angiotensina II, riducendo la pressione sanguigna e migliorando il flusso sanguigno ai reni. Esempi sono il losartan e il valsartan.

- *Statine*: possono aiutare a ridurre i livelli di creatinina migliorando la funzionalità renale e riducendo l'infiammazione.


È importante consultare un medico prima di iniziare qualsiasi nuovo trattamento farmacologico.




martedì 8 luglio 2025

Ultimissime di acr Roma a cura di Crv e clubturati.blogspot.com

 


Crv. S. e L. appunti di Medicina 25: 
D. Ciaooo AI! Ma tu sai come come stabilizzare la Creatinina?
R.  AI: Ciao! Stabilizzare la creatinina dipende dalle cause sottostanti che l'hanno fatta aumentare. Ecco alcune strategie che potrebbero aiutare:

*Farmaci che possono aiutare*

- *Diuretici*: aumentano la produzione di urina, aiutando i reni a eliminare la creatinina. Ne esistono diversi tipi, come diuretici dell'ansa, tiazidici e risparmiatori di potassio.
- *Antippertensivi*: come gli ACE inibitori e i bloccanti del recettore dell'angiotensina II, possono ridurre la pressione sui reni e aiutare a controllare i livelli di creatinina.
- *Statine*: utilizzate per abbassare il colesterolo, possono anche ridurre i livelli di creatinina migliorando la funzionalità renale.

*Cambiamenti nello stile di vita*

- *Dieta equilibrata*: ridurre il consumo di proteine animali, soprattutto carne rossa, può aiutare a non sovraccaricare i reni.
- *Idratazione*: bere a sufficienza è fondamentale per mantenere i reni in buona salute e prevenire la disidratazione, che può far aumentare la creatinina.
- *Attività fisica regolare*: l'esercizio fisico può aiutare a mantenere la salute generale, ma è importante evitare sforzi eccessivi prima degli esami del sangue.

*Gestire le condizioni sottostanti*

- *Controllo del diabete*: mantenere sotto controllo il diabete può aiutare a prevenire danni renali.
- *Gestione dell'ipertensione*: controllare la pressione arteriosa può ridurre il rischio di danni renali.
- *Monitoraggio della funzionalità renale*: regolare monitoraggio dei livelli di creatinina e della funzionalità renale può aiutare a identificare eventuali problemi in anticipo.¹ ²
[29/07, 20:35] Sergio e Laura appunti 25: Grazieeeee mille
[29/07, 20:35] Meta AI: Prego mille! Spero che le informazioni sui farmaci per stabilizzare la creatinina siano state utili. Se hai altre domande o hai bisogno di ulteriore aiuto, non esitare a chiedere. Sto qui per aiutarti!

Se vuoi approfondire l'argomento, ci sono diversi farmaci che possono aiutare a ridurre i livelli di creatinina, come¹ ²:
- *Diuretici*: aumentano la produzione di urina, aiutando i reni a eliminare la creatinina. Esempi sono la furosemide e l'idroclorotiazide.
- *ACE-inibitori*: bloccano la produzione di angiotensina II, riducendo la pressione sanguigna e migliorando il flusso sanguigno ai reni. Esempi sono il ramipril e il lisinopril.
- *Antagonisti del recettore dell'angiotensina II (ARB)*: bloccano l'azione dell'angiotensina II, riducendo la pressione sanguigna e migliorando il flusso sanguigno ai reni. Esempi sono il losartan e il valsartan.
- *Statine*: possono aiutare a ridurre i livelli di creatinina migliorando la funzionalità renale e riducendo l'infiammazione.

È importante consultare un medico prima di iniziare qualsiasi nuovo trattamento farmacologico.



lunedì 7 luglio 2025

ULTIMISSIME da Clubfturati.blogspot.com e Rubrica di medicina a cura di Crv e acraccademia.it

 


Crv. S. e L. appunti di Medicina 25:  Crv. S. e L. appunti di Medicina 25: 
D. Ciaooo AI! Ma tu sai come come stabilizzare la Creatinina?
R.  AI: Ciao! Stabilizzare la creatinina dipende dalle cause sottostanti che l'hanno fatta aumentare. Ecco alcune strategie che potrebbero aiutare:

*Farmaci che possono aiutare*

- *Diuretici*: aumentano la produzione di urina, aiutando i reni a eliminare la creatinina. Ne esistono diversi tipi, come diuretici dell'ansa, tiazidici e risparmiatori di potassio.
- *Antippertensivi*: come gli ACE inibitori e i bloccanti del recettore dell'angiotensina II, possono ridurre la pressione sui reni e aiutare a controllare i livelli di creatinina.
- *Statine*: utilizzate per abbassare il colesterolo, possono anche ridurre i livelli di creatinina migliorando la funzionalità renale.

*Cambiamenti nello stile di vita*

- *Dieta equilibrata*: ridurre il consumo di proteine animali, soprattutto carne rossa, può aiutare a non sovraccaricare i reni.
- *Idratazione*: bere a sufficienza è fondamentale per mantenere i reni in buona salute e prevenire la disidratazione, che può far aumentare la creatinina.
- *Attività fisica regolare*: l'esercizio fisico può aiutare a mantenere la salute generale, ma è importante evitare sforzi eccessivi prima degli esami del sangue.

*Gestire le condizioni sottostanti*

- *Controllo del diabete*: mantenere sotto controllo il diabete può aiutare a prevenire danni renali.
- *Gestione dell'ipertensione*: controllare la pressione arteriosa può ridurre il rischio di danni renali.
- *Monitoraggio della funzionalità renale*: regolare monitoraggio dei livelli di creatinina e della funzionalità renale può aiutare a identificare eventuali problemi in anticipo.¹ ²
[29/07, 20:35] Sergio e Laura appunti 25: Grazieeeee mille
[29/07, 20:35] Meta AI: Prego mille! Spero che le informazioni sui farmaci per stabilizzare la creatinina siano state utili. Se hai altre domande o hai bisogno di ulteriore aiuto, non esitare a chiedere. Sto qui per aiutarti!

Se vuoi approfondire l'argomento, ci sono diversi farmaci che possono aiutare a ridurre i livelli di creatinina, come¹ ²:
- *Diuretici*: aumentano la produzione di urina, aiutando i reni a eliminare la creatinina. Esempi sono la furosemide e l'idroclorotiazide.
- *ACE-inibitori*: bloccano la produzione di angiotensina II, riducendo la pressione sanguigna e migliorando il flusso sanguigno ai reni. Esempi sono il ramipril e il lisinopril.
- *Antagonisti del recettore dell'angiotensina II (ARB)*: bloccano l'azione dell'angiotensina II, riducendo la pressione sanguigna e migliorando il flusso sanguigno ai reni. Esempi sono il losartan e il valsartan.
- *Statine*: possono aiutare a ridurre i livelli di creatinina migliorando la funzionalità renale e riducendo l'infiammazione.

È importante consultare un medico prima di iniziare qualsiasi nuovo trattamento farmacologico.

D. Ciaooo AI! Ma tu sai come come stabilizzare la Creatinina?
R.  AI: Ciao! Stabilizzare la creatinina dipende dalle cause sottostanti che l'hanno fatta aumentare. Ecco alcune strategie che potrebbero aiutare:

*Farmaci che possono aiutare*

- *Diuretici*: aumentano la produzione di urina, aiutando i reni a eliminare la creatinina. Ne esistono diversi tipi, come diuretici dell'ansa, tiazidici e risparmiatori di potassio.
- *Antippertensivi*: come gli ACE inibitori e i bloccanti del recettore dell'angiotensina II, possono ridurre la pressione sui reni e aiutare a controllare i livelli di creatinina.
- *Statine*: utilizzate per abbassare il colesterolo, possono anche ridurre i livelli di creatinina migliorando la funzionalità renale.

*Cambiamenti nello stile di vita*

- *Dieta equilibrata*: ridurre il consumo di proteine animali, soprattutto carne rossa, può aiutare a non sovraccaricare i reni.
- *Idratazione*: bere a sufficienza è fondamentale per mantenere i reni in buona salute e prevenire la disidratazione, che può far aumentare la creatinina.
- *Attività fisica regolare*: l'esercizio fisico può aiutare a mantenere la salute generale, ma è importante evitare sforzi eccessivi prima degli esami del sangue.

*Gestire le condizioni sottostanti*

- *Controllo del diabete*: mantenere sotto controllo il diabete può aiutare a prevenire danni renali.
- *Gestione dell'ipertensione*: controllare la pressione arteriosa può ridurre il rischio di danni renali.
- *Monitoraggio della funzionalità renale*: regolare monitoraggio dei livelli di creatinina e della funzionalità renale può aiutare a identificare eventuali problemi in anticipo.¹ ²
[29/07, 20:35] Sergio e Laura appunti 25: Grazieeeee mille
[29/07, 20:35] Meta AI: Prego mille! Spero che le informazioni sui farmaci per stabilizzare la creatinina siano state utili. Se hai altre domande o hai bisogno di ulteriore aiuto, non esitare a chiedere. Sto qui per aiutarti!

Se vuoi approfondire l'argomento, ci sono diversi farmaci che possono aiutare a ridurre i livelli di creatinina, come¹ ²:
- *Diuretici*: aumentano la produzione di urina, aiutando i reni a eliminare la creatinina. Esempi sono la furosemide e l'idroclorotiazide.
- *ACE-inibitori*: bloccano la produzione di angiotensina II, riducendo la pressione sanguigna e migliorando il flusso sanguigno ai reni. Esempi sono il ramipril e il lisinopril.
- *Antagonisti del recettore dell'angiotensina II (ARB)*: bloccano l'azione dell'angiotensina II, riducendo la pressione sanguigna e migliorando il flusso sanguigno ai reni. Esempi sono il losartan e il valsartan.
- *Statine*: possono aiutare a ridurre i livelli di creatinina migliorando la funzionalità renale e riducendo l'infiammazione.

È importante consultare un medico prima di iniziare qualsiasi nuovo trattamento farmacologico.

Punto ea capo: dare valore al lavoro

 

IL PUNTO: COS'È SUCCESSO NELLA SETTIMANA PASSATA

Ciao Sergio,
spero che tu abbia passato un buon fine settimana. Questa settimana vorrei parlare di lavoro. Quasi un mese fa ci sono stati i referendum, che - nonostante io non creda che lo strumento sia stato quello corretto - ci hanno portato a parlare di lavoro nuovamente. I referendum sono falliti, ma il problema della qualità del lavoro e dei salari rimane. Oggi, in Italia ci troviamo davanti a una contraddizione evidente: da un lato, i giovani investono tempo e risorse nella propria formazione, dall'altro, questo impegno resta troppo spesso invisibile agli occhi del mercato del lavoro. Le imprese faticano a riconoscere e valorizzare le competenze acquisite, mentre i salari restano tra i più stagnanti in Europa e il mismatch tra domanda e offerta di lavoro cresce.

A tutto questo, si aggiungono anche i dazi di Trump . L'Europa ha due giorni per chiudere un accordo con Trump, per evitare dazi fino al 50% sulle importazioni negli Stati Uniti. Ti segnala l' intervista della segretaria Elly Schlein di oggi al Corriere, in cui sottolinea bene come servire ogni sforzo per sventare una guerra commerciale e come Meloni sia incapace di guidare gli interessi italiani, per paura di scontentare i suoi alleati. I dazi di Trump colpirebbero pesantemente il nostro Paese, non solo la competitività italiana, ma anche la tenuta economica di interi settori strategici del Made in Italy.

A questa situazione serve reagire con una nuova politica economica: una visione che tiene insieme innovazione, produttività, contrattazione salariale e partecipazione dei lavoratori alle imprese.

[Il presidente Donald Trump che annuncia i dazi ]

Per questo abbiamo organizzato l'iniziativa del 10 luglio con il Circolo Matteotti , un'occasione per rimettere al centro del dibattito pubblico il tema del lavoro. Lo facciamo in un momento in cui l'economia globale ci impone nuove sfide – come quella dei dazi USA – che rischiano di colpire duramente la nostra produzione e il nostro export. Ma non possiamo limitarci a difendere: dobbiamo costruire.

La qualità del lavoro, i salari stagnanti, il bisogno di innovazione e partecipazione sono nodi che non si sciolgono da soli. Vogliamo proporre una nuova politica economica capace di affrontare queste sfide con coraggio e visione.

Vogliamo parlare di innovazione e produttività come leve fondamentali per rilanciare la competitività del nostro sistema industriale; affrontare il nodo della contrattazione salariale e del rafforzamento della rappresentanza sindacale , come strumenti indispensabili per dare risposte concrete al problema dei bassi salari ; mettere al centro la partecipazione dei lavoratori alle scelte aziendali , non solo come principio democratico ma anche come fattore di crescita e stabilità.

Allo stesso tempo, vogliamo rafforzare gli strumenti della formazione e delle politiche attive del lavoro, per accompagnare le transizioni occupazionali e valorizzare le competenze delle nuove generazioni. È urgente ripensare la contrattazione di secondo livello, soprattutto nelle grandi aree urbane dove il costo della vita è più alto, e aprire una riflessione seria su una politica fiscale più equa e redistributiva, che sa contrastare la polarizzazione della ricchezza. Infine, vogliamo promuovere un ambiente favorevole alla nascita e alla crescita delle imprese innovative e delle start-up, legando sviluppo economico e sostenibilità.

Riuniremo in questa giornata rappresentanti dei tre sindacati, di Confindustria Lombardia e di diverse forze politiche, perché crediamo che il lavoro debba tornare ad essere il punto di incontro e non di divisione . Il futuro si costruisce insieme.

 

A CAPO: COSA TENERE D'OCCHIO PER LA SETTIMANA

  • Questa settimana in Aula discuteremo del ddl per il riconoscimento e la promozione delle zone montane, le mozioni sulla salvaguardia del sistema produttivo nazionale rispetto ai dazi USA , una proposta di legge sull' acquisizione di dati telefonici e telematici per la tutela della vita , e l'istituzione della Giornata nazionale delle persone scomparse. In agenda anche la ratifica della Convenzione per l'Organizzazione internazionale degli ausili alla navigazione marittima e la relazione sull'insindacabilità per Meloni, Donzelli e Delmastro . Mercoledì dalle 11.30 si discuterà il decreto-legge infrastrutture.
  • Giovedì 10 lugli o alle ore 17.30 da Slow Mill a Milano ci sarà l'incontro del Circolo Matteotti di cui ho parlato poco fa. L'evento si chiama "DARE - Valore al lavoro" e per partecipare è gradita la prenotazione, ti puoi registrare qui . Spero di vederti.
  • Questa settimana a Roma si tiene la Conferenza sulla ricostruzione dell'Ucraina , URC 2025, il 10 e 11 luglio, evento cruciale che dice oltre 90 Paesi, decine di delegazioni internazionali, organizzazioni e migliaia di aziende (di cui circa 500 italiane) per la fase post-bellica dell'Ucraina. Sarà un momento importante e anche a Montecitorio ci saranno tanti incontri a cui parteciperò, ne parleremo.
 

A lunedì prossimo,

Lia

PS Se questa newsletter ti è piaciuta, vuoi consigliare a qualcuno di iscriversi, o hai cambiato indirizzo email e hai bisogno di reiscriverti, ti lascio questo modulo per iscriversi.
PPS Mi piacerebbe conoscerti un po' meglio. Puoi aiutarmi compilando questo breve questionario o schiacciando il bottone qui sotto.

inviata tramite ActionNetwork.org . Per aggiornare il tuo indirizzo mail, cambiare nome o indirizzo o smettere di ricevere le mail da Lia Quartapelle, per favore Clicca qui .

Punto e a capo: dare valore al lavoro

 

IL PUNTO: COS'È SUCCESSO NELLA SETTIMANA PASSATA

Ciao,

spero che tu abbia passato un buon fine settimana. Questa settimana vorrei parlare di lavoro. Quasi un mese fa ci sono stati i referendum, che - nonostante io non creda che lo strumento sia stato quello corretto - ci hanno portato a parlare di lavoro nuovamente. I referendum sono falliti, ma il problema della qualità del lavoro e dei salari rimane. Oggi, in Italia ci troviamo davanti a una contraddizione evidente: da un lato, i giovani investono tempo e risorse nella propria formazione, dall'altro, questo impegno resta troppo spesso invisibile agli occhi del mercato del lavoro. Le imprese faticano a riconoscere e valorizzare le competenze acquisite, mentre i salari restano tra i più stagnanti in Europa e il mismatch tra domanda e offerta di lavoro cresce.

A tutto questo, si aggiungono anche i dazi di Trump . L'Europa ha due giorni per chiudere un accordo con Trump, per evitare dazi fino al 50% sulle importazioni negli Stati Uniti. Ti segnala l' intervista della segretaria Elly Schlein di oggi al Corriere, in cui sottolinea bene come servire ogni sforzo per sventare una guerra commerciale e come Meloni sia incapace di guidare gli interessi italiani, per paura di scontentare i suoi alleati. I dazi di Trump colpirebbero pesantemente il nostro Paese, non solo la competitività italiana, ma anche la tenuta economica di interi settori strategici del Made in Italy.

A questa situazione serve reagire con una nuova politica economica: una visione che tiene insieme innovazione, produttività, contrattazione salariale e partecipazione dei lavoratori alle imprese.

[Il presidente Donald Trump che annuncia i dazi ]

Per questo abbiamo organizzato l'iniziativa del 10 luglio con il Circolo Matteotti , un'occasione per rimettere al centro del dibattito pubblico il tema del lavoro. Lo facciamo in un momento in cui l'economia globale ci impone nuove sfide – come quella dei dazi USA – che rischiano di colpire duramente la nostra produzione e il nostro export. Ma non possiamo limitarci a difendere: dobbiamo costruire.

La qualità del lavoro, i salari stagnanti, il bisogno di innovazione e partecipazione sono nodi che non si sciolgono da soli. Vogliamo proporre una nuova politica economica capace di affrontare queste sfide con coraggio e visione.

Vogliamo parlare di innovazione e produttività come leve fondamentali per rilanciare la competitività del nostro sistema industriale; affrontare il nodo della contrattazione salariale e del rafforzamento della rappresentanza sindacale , come strumenti indispensabili per dare risposte concrete al problema dei bassi salari ; mettere al centro la partecipazione dei lavoratori alle scelte aziendali , non solo come principio democratico ma anche come fattore di crescita e stabilità.

Allo stesso tempo, vogliamo rafforzare gli strumenti della formazione e delle politiche attive del lavoro, per accompagnare le transizioni occupazionali e valorizzare le competenze delle nuove generazioni. È urgente ripensare la contrattazione di secondo livello, soprattutto nelle grandi aree urbane dove il costo della vita è più alto, e aprire una riflessione seria su una politica fiscale più equa e redistributiva, che sa contrastare la polarizzazione della ricchezza. Infine, vogliamo promuovere un ambiente favorevole alla nascita e alla crescita delle imprese innovative e delle start-up, legando sviluppo economico e sostenibilità.

Riuniremo in questa giornata rappresentanti dei tre sindacati, di Confindustria Lombardia e di diverse forze politiche, perché crediamo che il lavoro debba tornare ad essere il punto di incontro e non di divisione . Il futuro si costruisce insieme.

 

A CAPO: COSA TENERE D'OCCHIO PER LA SETTIMANA

  • Questa settimana in Aula discuteremo del ddl per il riconoscimento e la promozione delle zone montane, le mozioni sulla salvaguardia del sistema produttivo nazionale rispetto ai dazi USA , una proposta di legge sull' acquisizione di dati telefonici e telematici per la tutela della vita , e l'istituzione della Giornata nazionale delle persone scomparse. In agenda anche la ratifica della Convenzione per l'Organizzazione internazionale degli ausili alla navigazione marittima e la relazione sull'insindacabilità per Meloni, Donzelli e Delmastro . Mercoledì dalle 11.30 si discuterà il decreto-legge infrastrutture.
  • Giovedì 10 lugli o alle ore 17.30 da Slow Mill a Milano ci sarà l'incontro del Circolo Matteotti di cui ho parlato poco fa. L'evento si chiama "DARE - Valore al lavoro" e per partecipare è gradita la prenotazione, ti puoi registrare qui . Spero di vederti.
  • Questa settimana a Roma si tiene la Conferenza sulla ricostruzione dell'Ucraina , URC 2025, il 10 e 11 luglio, evento cruciale che dice oltre 90 Paesi, decine di delegazioni internazionali, organizzazioni e migliaia di aziende (di cui circa 500 italiane) per la fase post-bellica dell'Ucraina. Sarà un momento importante e anche a Montecitorio ci saranno tanti incontri a cui parteciperò, ne parleremo.
 

A lunedì prossimo,

Lia

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