sabato 21 giugno 2025

Il milanese e acr Roma di giugno... a cura di acraccademia.it

 





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Punto ea capo: rimettere la politica davanti alla forza

 

IL PUNTO: COS'È SUCCESSO NELLA SETTIMANA PASSATA

Ciao,
spero tu stia bene, nonostante l'arrivo del caldo.

In questi giorni si concentreranno eventi decisivi sul piano internazionale: il prossimo Consiglio Europeo sarà giovedì 26 e venerdì 27 giugno a Bruxelles e il prossimo summit NATO si terrà all'Aia dal 24 al 25 giugno

L'Italia deve partecipare a questi appuntamenti non da spettatrice, ma da protagonista consapevole. Nel momento in cui a livello internazionale sembra prevalere la logica del più forte, rafforzare le organizzazioni di cui facciamo parte non è una questione di orgoglio nazionale, ma di interesse strategico dell'Italia.

In Medio Oriente la situazione è esplosa in modo grave: Israele e Stati Uniti hanno lanciato attacchi su più siti nucleari e militari in Iran — compresi Fordow, Natanz e Isfahan — mirati a ostacolare le capacità di arricchimento dell'uranio e la produzione missilistica . In risposta, l'Iran ha lanciato missili e droni su Israele , provocando danni, feriti e tensioni crescenti, inclusa una minaccia di blocco dello Stretto di Hormuz.

Dopo gli attacchi americani, l'Iran ha davanti a sè tre possibili strade. La prima, la più diretta, è quella del contratto . Questa scelta comporterebbe però gravi rischi per la stabilità della regione, perché prevede un'estensione geografica, con attacchi alle basi americane nella regione (in Iraq in primis) e potrebbe scatenare una nuova onda di violenza.

La seconda opzione è una risposta simbolica , calibrata per evitare vittime e dunque una reazione violenta da parte degli Stati Uniti. Questo approccio permetterebbe di evitare l'isolamento internazionale e di contenere il conflitto. In passato è già stata utilizzata come risposta, quando durante la prima amministrazione Trump, fu ucciso il generale Soleimani.

La terza opzione è quella di concentrare la risposta solo su Israele , evitando target americani. Una strategia di guerra a bassa intensità, che punti a indebolire la sicurezza interna israeliana e cercando di logorare il consenso intorno a Netanyhau.

[Missili israeliani che intercettano i missili iraniani - giugno 2025 ]

Davanti a tutto questo, una domanda inquietante si impone: l'obiettivo di evitare che l'Iran si doti della bomba atomica è davvero raggiungibile attraverso azioni unilaterali come quelle messe in atto da Israele e dagli Stati Uniti, senza alleanze, senza trasparenza, senza consultazione?

Mettere di fronte al fatto compiuto la comunità internazionale, persino i propri alleati, significa legittimare un mondo in cui la forza militare sostituisce la politica, e chi ha i mezzi e la volontà di usarli detta le regole. È una deriva pericolosa, che rischia di spezzare ogni possibilità di mediazione e aprire la strada a un'escalation fuori controllo. Sembra proprio che l'approccio attuale sia una logica di "pace attraverso la forza" , una pace che non nasce dal confronto tra interessi convergenti, ma dall'imposizione di gerarchie di potere chiare e rigidamente unilaterali.

L'Europa, in questo scenario, ha tutto da perdere. Per questo spero che il premier, che verrà oggi alla Camera per le consuete comunicazioni in vista del vertice europeo, saprà articolare una visione di come l'Italia possa contribuire a rafforzare il ruolo dell'Ue nella politica estera e di difesa. E spero anche che la partecipazione dell'Italia al vertice NATO sia improntata a favorire una idea di difesa comune, evitando di andare al traino di esigenze o diktat di altri paesi. Ma magari su questo punto tornerò nella prossima newsletter quando sarà più chiaro quanto verrà deciso all'Aja.

 

A CAPO: COSA TENERE D'OCCHIO PER LA SETTIMANA

  • Questa settimana in Aula discuteremo di il ddl sull'intelligenza artificiale, la proposta di riforma del Servizio sanitario nazionale e una mozione sui dazi USA. Alle 15.00, le Comunicazioni di Giorgia Meloni in vista del Consiglio europeo del 26–27 giugno.
  • Mercoledì 25 giugno alla Camera alle 17.30 ci sarà la presentazione del Peace Global Index 2025 , un'analisi dettagliata delle tendenze globali per quanto riguarda pace e conflitti. Insieme a me ci saranno Giulia Ferrare, di Agency for Peacebuilding; Serge Stroobants, Direttore per Europa e MENA dell'Institute for Economics and Peace e Federica Onori, deputata di Azione.
 

A lunedì prossimo,

Lia


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